I Kata

Seiryoku zen'yo kokumin taiiku no kata: Questo Kata fu creato da Jigoro Kano col fine di sviluppare in tutti i praticanti un corpo armonioso e allenato nell'arte dell'attacco e della difesa. Si raccomanda, anche ai praticanti di alto grado, di praticarlo sempre prima e dopo il Randori e il Kata.Il fine di questo esercizio è il benessere fisico, e ciò richiede una pratica costante.

Ju no kata: è il kata per comprendere e studiare il Ju; è costituito da un insieme di tecniche selezionate, di attacco e di difesa, allo scopo di migliorare la capacità negli spostamenti e sviluppare l'energia (Ki).Essendo il Ju il principio base della pratica, questo kata, nonostante sia considerato come superiore, è consigliato a tutti e non solo a Maestri ed esperti.Il Maestro Jigoro Kano insisteva molto sulla necessità di praticare questo Kata per potenziare l'energia interiore (naiki) e la posizione.

Randori no kata: sono i primi due kata del metodo Kodokan.Racchiudono tutti i gruppi tecnici del Randori Waza e sono l'esercizio base, parallelamente al Randori, per il potenziamento delle tecniche di lancio e di controllo. Ura no kata. E' un kata ideato dal maestro K. Mifune, 10° Dan. Si basa su uno studio dei Kaeshi Waza applicati al Nage no kata.Così come per l Gonosen no kata, questo metodo di allenamento non fu mai riconosciuto come un kata nella scuola Kodokan Judo, e ancora oggi ne è tralasciato l'insegnamento.

Gonosen no kata: il Gonosen no kata è il Kata dei contrattacchi. In Giappone è praticato solo in quache scuola. E' stato formato all'Università di Waseda da una commissione di maestri ed esperti con l'intento di codificare un Kata di Kaeshi Waza che completasse meglio il Randori no kata.Comprende 12 tecniche, è spettacolare e può essere dimostrato anche al rallentatore.

Kime no kata: è il kata della "decisione" o del "combattimento reale".Prevede uno studio dell'Atemi Waza e del Kime, elementi della massima importanza nella pratica del Randori e dello Shinken shobu waza.Durante i viaggi il Prof. Kano dimostrava l'efficacia del judo nel combattimento reale.

Kodokan goshin jutsu no kata: come il Kime no kata o Shinken shobu no kata, questo kata tratta le tecniche del combattimento reale.Venne messo a punto dal Kodokan nel 1956 e comprende 21 tecniche di difesa: controprese al corpo (7 tecniche); attacchi da lontano (5 tecniche); attacchi con pugnale (3 tecniche), con bastone (3 tecniche), con pistola (3 tecniche).

Kodokan joshi goshin ho no kata: il Joshi goshin ho no kata fu ideato dal Kodokan come metodo di allenamento per introdurre i principi di difesa nel Judo femminile. L'attenzione è messa soprattutto nel Tai sabaki (spostamento del corpo): Ridatsu ho (metodi per liberarsi dalle prese), Seigo ho (metodi per liberarsi contrattaccando).

Koshiki no kata: il Koshiki no kata o Kito ryu no kata è un esercizio formale della scuola di ju jitsu Kito ryu.E' l'esercizio di "forma" superiore a tutti i precedenti; esso racchiude nelle sue tecniche tutti gli elementi esoterici dell'antica scuola a cui Jigoro Kano dedicò per molto tempo i suoi studi e il suo allenamento.Tutto il metodo era basato sul principio che presiede l'Universo, governato dal continuo alternarsi di due energie contrapposte ma complementari, In e Yo. Il nome stesso della scuola si ispirava a questo principio: Ki e To era l'equivalente di In e Yo (yang e ying per i cinesi), cioé Omote e Ura (positivo e negativo), la luce (To, Yo) e l'ombra (Ki, In), cedevolezza e durezza.Per questa sua complessità è un Kata che va studiato e praticato da judoka molto avanzati nella conoscenza dei Kata precedenti.

Itsutsu no kata: l'Itsutsu no kata è l'ultimo dei kata fondamentali. Rappresentava per Jigoro Kano, che lo ha creato, in sintesi, il cuore del judo.E' composto da 5 (itsutsu) movimenti che esprimono le forme di energia esistenti in Judo, corrispondenti e in armonia con i principi cosmici e l'equilibrio universale.E' con questo spirito che deve essere studiato e compreso per poterne approfondire ed usufruire del suo contenuto.

Corso Elementare

Il corso elementare da non classificato a 4° Kyu. Il programma consiste nel mettere l'allievo di fronte alle tecniche e ai mezzi del Judo, ottenendo che egli si trovi a proprio agio nel luogo e nell'ambiente dell'argomento.Non si mira all'abilità, ma a dare un'idea completa di ciò che è il Judo, a stabilire il contatto umano con il Maestro e con i compagni, a togliere eventuali tensioni interne, producendo infine una pratica gioiosa e interessata. A questo fine, si praticano il saluto (rei), la ginnastica preparatoria (taiso), la concentrazione (kime) per l'allenamento (keiko); si acquisiscono le varie categorie di tecniche (waza) di base necessarie per l'esercitazione in palestra (randori), per gli esercizi di forma (kata) e per il combattimento in gara (shiai).

Corso Base

Il corso base da 4° Kyu a 1° Kyu, tende a dare all'allievo efficacia nel combattimento sportivo. Le tecniche di Nage e Katame sono consigliate e non strettamente limitanti. Il loro insegnamento in tre gradi progressivi permette la differenziazione di approfondimento secondo le capacità della classe.E' fondamentale la pratica del Taiso (ginnastica): riscaldamento, efaticamento, potenziamento articolare e muscolare.Si imparano le posizioni fondamentali (Shizei): Shizen Hontai, Jigo Hontai, Kyoshi; gli spostamenti o Shintai: Ayumi Ashi, Tsugi ashi, Tai sabaki; le cadute (Ukemi): ushiro ukemi, due forme di yoko ukemi, mae ukemi, zenpho kaiten ukemi; e infine le prese o kumi kata.Le proiezioni (Nage waza) vengono insegnate a vari livelli; primo livello: movimenti educativi; caduta specifica; responsabilità di Tori; secondo livello: opportunità; difese (Bogyo): combinazioni (Renraku waza); terzo livello: variazioni (diversi modi di esecuzione); contrattacchi (kaeshi waza); seguito a terra. Le difese comprendono metodi per rompere l'azione di squilibrio (Go); per evitare l'azione di squilibrio, sia anticipandola (Chowa) sia assecondandola (Yawara). Vengono poi appresi i controlli (Katame waza), a tre livelli: la forma tecnica e Nogare kata (forma di rovesciamento); fusegi ed hairi kata (difesa e metodi per arrivare a un controllo); renraku waza e kaeshi waza (combinazioni e contrattacchi).Nell'ambito del Randori waza si apprendono tecniche di Nage Waza e di Katame Waza; mentre lo Shinken Shobu Waza prevede metodi per uscire dalle prese (Ridatsu ho) e di offesa (Atemi waza). Infine, si utilizzano varie modalità di allenamento: Tandoku renshu (movimenti eseguiti da solo); Sotai renshu (studio della tecnica in coppia); Uchikomi per la ricerca del contatto; Yakusoku geiko (allenamento alternato); Butsukari (potenziamento); Kakkeai; studio della proiezione; Kakari geiko (allenamento speciale); Randori; Kata; Shiai. Il programma è completato dalla teoria del judo: elementi di storia, filosofia e comprensione della suddivisione tecnica, regolamenti sportivi e arbitraggio (tradizionale).

Corsi di specializzazione

I corsi di specializzazione consistono in corsi che analizzano i gruppi tecnici impiegati nella pratica del Judo. L'Associazione Amici del Judo ha definito i suoi gruppi tecnici nel seguente modo: Nage Waza, Tachi Waza, Sutemi Waza, Katame Waza, Atemi Waza, Te waza, Ma Sutemi Waza, Osae Waza, Koshi Waza, Yoko Sutemi Waza, Shime Waza, Ashi Waza, Lkkomi Waza, Kansetsu Waza, Makikomi Waza. Questa suddivisione tecnica contiene tecniche del Go kyo ed altre non codificate, ma si differenzia dal Kodokan perché non elenca i Kaeshi Waza fra i gruppi tecnici.